Ci sono diverse possibilità che vanno analizzate una ad una, separatamente per il diverso trattamento fiscale che ogni fattispecie prevede. Un panorama che può essere anche molto variegato.
Primo Caso: Affitti saltuari, cioè non continuativi.
Ad esempio per una festa di compleanno, una riunione di condominio, per alcune sere settimanali. Si parla più propriamente, in questi casi, di “noleggio di spazi”.
Attenzione ad alcune condizioni:
- La sede è di proprietà della Associazione e viene noleggiata a privati/aziende/Associazioni terze non affiliate alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale.
Si tratta di una vera e propria attività commerciale che può essere fatta se l’Associazione è in possesso di una partita iva. Si dovrà emettere una fattura e su di essa pagare IVA, IRES ed IRAP. - La sede è di proprietà della Associazione e viene noleggiata ad Associazioni affiliate alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale oppure a vostri soci.
Può rientrare tra le vostre entrate istituzionali e basterà quindi una sola ricevuta non fiscale (e quindi non ivata) per poter riscuotere il pagamento. Per far ciò però si deve aver cura di predisporre dei corretti verbali di Consiglio Direttivo, le corrette ricevute e disporre le corrette causali nei pagamenti bancari:
inoltre anche lo Statuto dovrà essere verificato perché non impedisca tale attività. - La sede non è di proprietà della Associazione, ma essa stessa è in affitto o in comodato d’uso e viene noleggiata a privati/aziende/Associazioni terze non affiliate alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale.
Si tratta di una vera e propria attività commerciale che è meglio svolgere solo se l’Associazione è in possesso di una partita iva e solo se il contratto di affitto/comodato che avete stipulato CONSENTE il SUBAFFITTO (per non creare incomprensioni col proprietario dell’immobile).
Si dovrà emettere una fattura e su di essa pagare IVA, IRES ed IRAP. - La sede non è di proprietà della Associazione, ma essa stessa è in affitto o in comodato d’uso e viene noleggiata ad Associazioni affiliate alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale. Può rientrare tra le vostre entrate istituzionali e basterà quindi una sola ricevuta non fiscale (e quindi non ivata) per poter riscuotere il pagamento ma solo se il contratto di affitto/comodato che avete stipulato consente il subaffitto (per non creare incomprensioni col proprietario dell’immobile).
Per far ciò però si deve aver cura di predisporre dei corretti verbali di Consiglio Direttivo, le corrette ricevute e disporre le corrette causali nei pagamenti bancari: inoltre anche lo Statuto dovrà essere verificato perché non impedisca tale attività.
Secondo Caso: Affitti continuativi ed esclusivi.
Si intende per “esclusivi” il fatto che chi vi subentra sarà l’unico a poter accedere all’immobile, avrà lui l’intestazione delle utenze, suo sarà il nome sull’insegna, sul citofono, sulla cassetta della posta: quando cioè il subentrate si sostituisce interamente a voi.
- La sede è di proprietà della Associazione e viene affittata a privati/aziende/Associazioni terze affiliate o non alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale.
Si deve stipulare un vero e proprio contratto di affitto.
I soldi dell’affitto sono una entrata legittima dell’Associazione che gode dei benefici prodotti da un proprio bene. Questa entrata non è esentasse e va dichiarata nel modello UNICO ENC. - La sede non è di proprietà della Associazione, ma essa stessa è in affitto o in comodato d’uso e viene affittata a privati/aziende/Associazioni terze affiliate e non alla vostra stessa APS/FSN/EPS nazionale.
Si deve stipulare un vero e proprio contratto di affitto.
I soldi dell’affitto sono una entrata legittima dell’Associazione che gode dei benefici prodotti da un bene di cui ha l’uso esclusivo.
Questa entrata non è esentasse e va dichiarata nel modello UNICO ENC.
Attenzione: ciò è possibile solo se il contratto di affitto/comodato che avete stipulato consente il subaffitto.